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CEI - Servizio Nazionale Pastorale Giovanile

ALCUNI SUGGERIMENTI e SPUNTI PASTORALI

per PROGETTARE l’ANNO della FEDE per i GIOVANI

ulteriori suggerimenti su www.chiesacattolica.it/giovani

 

chi avesse altre idee e desiderasse condividerle può inviarle a [email protected]

 

Caratteristiche e Obiettivi pastorali per l’anno 2012/2013

-          2012-2013 Anni dell’Educare alla vita buona del Vangelo” dedicati a adulti, famiglia, educatori

-          Anno della fede

-          Anno della preparazione alla GMG 2013

                 3-4 maggio 2013 Incontro preparatorio a Roma

-          Anno di preparazione alle Settimane Sociali 2013

                 10-11 novembre 2012 Forum nazionale giovani

                 Incontri regionali promossi dall’Azione Cattolica

-          Anno di preparazione al Convegno Nazionale 2013

 

La Passione per la Salvezza delle Anime e per l’Evangelizzazione

“Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato” (Mc 16, 15-16).

La Chiesa esiste per evangelizzare; il fine ultimo della chiesa è la salvezza delle anime (cfr Lumen Gentium 17, Codice di diritto canonico can 1753).

L’Anno della fede deve essere animato da questa passione per la salvezza delle persone, di tutte le persone, in particolare dei giovani.

Ogni battezzato è corresponsabile di questa missione di salvezza che Gesù ha affidato alla chiesa.

 

La dimensione comunitaria della fede e il battesimo

Con il Battesimo ogni cristiano è incorporato a Gesù e si scopre figlio di un solo Padre, fratello e sorella di una moltitudine di uomini.

La chiesa è quindi una comunità, una famiglia.

Nell’Anno della fede è importante scoprire la radice battesimale e vocazionale della vita cristiana.

La pastorale giovanile nasce dalla fede che Dio Padre ha un disegno di santità per ognuno dei suoi figli.

 

Il Cammino di Preparazione alla GMG 2013

L’Itinerario di preparazione alla GMG 2013 si inserisce pienamente nell’Anno della fede; il materiale è reperibile sul sito www.gmgrio2013.it nella sezione Materiali e Sussidi; la preparazione alla GMG è accompagnata dal Sussidio “Andate!”, dalla proposta di preghiera del 2° venerdi del mese, dall’applicazione per tablet e smartphone che sarà attivata a novembre 2012, dalla Preghiera per la GMG 2013 di prossima pubblicazione.

 

Il Discernimento Spirituale e  Pastorale Comunitario animato dalla fede

L’Anno della fede ci invita ad avere fiducia in Dio che mai abbandona il suo popolo, che sempre accompagna l’agire della sua chiesa per la quale ha dato la vita.

In questo senso, prima di ogni azione pastorale, è importante che la comunità cristiana ricerchi la volontà di Dio, faccia discernimento.

I giovani, come ogni battezzato, sono dei soggetti protagonisti del discernimento comunitario.

Le Aggregazioni laicali giovanili sono spazi in cui si realizza il discernimento comunitario e luoghi in cui il protagonismo dei giovani è evidente.

L’opera di discernimento comunitario, accompagnata dalla preghiera, dall’invocazione allo Spirito Santo, dal digiuno, è già opera di evangelizzazione per la comunità cristiana.

Il discernimento comunitario è al servizio del vescovo.

Il discernimento prevede un atteggiamento di umiltà, di docilità, di ascolto, richiede povertà, conversione continua, ha bisogno di tempo. Il discernimento comunitario ha bisogno di uomini e donne delle Beatitudini, che abbiano un cuore puro, mite, pacifico, disponibile al perdono.

Il soggetto del discernimento comunitario per l’evangelizzazione è la comunità dei cristiani, la chiesa così come la costituzione conciliare Lumen Gentium la presenta: uomini e donne, laici e consacrati, giovani e adulti gerarchicamente raccolti, in spirito di comunione attorno al vescovo.

Per fare discernimento ci vuole il coraggio della sincerità, il coraggio della verità.

Il discernimento comunitario va sviluppato in tutti i luoghi possibili: i consigli pastorali diocesani e parrocchiali, i consigli per gli affari economici, i consigli presbiterali, le consulte, le commissioni, gli organismi di partecipazione e di collaborazione.

La famiglia, chiesa domestica, è un luogo in cui realizzare il discernimento.

Il discernimento comunitario vive di un atto di fede, quello per cui “dove due o tre sono riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro”.

Il documento conclusivo del Convegno ecclesiale di Palermo Con il dono della Carità dentro la storia del 1995 parla diffusamente del discernimento comunitario.

L’invito all’ascolto di ciò che lo Spirito dice alle Chiese è stato l’avvio della riflessione con cui si è aperto il Convegno Ecclesiale di Verona nel 2006.

L’ascolto dello Spirito Santo è garanzia di novità, è la fonte della nuova evangelizzazione.

 

La parrocchia, i consigli pastorali

Durante il prossimo Anno della fede invitiamo i giovani ad essere disponibili e propositivi verso la comunità cristiana.

I Consigli pastorali parrocchiali, come dice il nome stesso, “consigliano” il “parroco” circa la “pastorale”. I Consigli pastorali parrocchiali sono i luoghi in cui, alla luce della fede, si cerca di capire insieme la volontà di Dio per annunciare il Vangelo alle persone presenti nel territorio della parrocchia.

“Dove due o tre sono riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro “dice il Signore; in questo senso i Consigli pastorali parrocchiali sono luoghi della presenza di Gesù.

I Consigli pastorali sono uno dei frutti del Concilio Vaticano II, secondo lo spirito della costituzione Lumen Gentium.

I Consigli pastorali sono prima di tutto luoghi di ascolto, di pensiero, di riflessione, di studio, di discernimento comunitario, di progettazione; i gruppi parrocchiali, le varie aggregazioni laicali, chi svolge specifici ministeri hanno una dimensione più operativa.

E’ importante che nei Consigli pastorali parrocchiali siano presenti dei giovani, in modo propositivo, non passivo; è altresì importante che nei consigli pastorali parrocchiali siano presenti genitori, insegnanti, educatori, rappresentanti delle aggregazioni laicali e degli istituti di vita consacrata.

E’ bene che nei Consigli pastorali vi siano persone, giovani e adulti che vivono la dimensione parrocchiale anche se non svolgono servizi concreti in parrocchia perché esercitano la propria testimonianza cristiana nel mondo del lavoro, della scuola, dell’università; queste persone porteranno come dono al Consiglio pastorale parrocchiale una loro particolare sensibilità laicale circa la presenza dei cristiani e della chiesa nel mondo, secondo lo spirito della costituzione Gaudium et Spes.

Si possono invitare i giovani a pregare lo Spirito Santo, la Beata Vergine Maria Madre della Chiesa e i santi patroni  per i propri Consigli pastorali parrocchiali.

 

La Parola di Dio e L’Eucaristia

Dobbiamo ritrovare il gusto di nutrirci della Parola Dio e del Pane della Vita (Porta Fidei 3)

L’anno liturgico offre un cammino organico di lettura della Parola di Dio.

I giovani devono imparare a leggere, pregare, meditare la Parola di Dio.

Riscoprire la pratica degli esercizi spirituali con la Parola di Dio.

I testi biblici proclamati durante la liturgia domenicale, offrono un percorso di conoscenza della Parola di Dio che può essere ripresa dai giovani durante la settimana successiva anche alla luce dell’omelia fatta dal Sacerdote.

I giovani possono suggerire ai sacerdoti alcuni temi da affrontare durante l’omelia domenicale.

I sacerdoti possono incontrarsi tra loro durante la settimana e preparare insieme l’omelia domenicale.

L’Eucarestia domenicale e feriale costruisce una spiritualità forte.

 

La preghiera, comunitaria e personale

La fede è decidere di stare con il Signore per vivere con lui (Porta Fidei 10)

La preghiera è il più tipico degli atti di fede; senza la fede non ha senso pregare. Per parlare “di” Dio è necessario parlare “con” Dio. Pregare è un’azione che va insegnata e acquisita secondo la domanda degli apostoli “Maestro insegnaci a pregare”. La preghiera ha una sua dimensione comunitaria e una dimensione personale. La preghiera di richiesta fatta insieme ha una sua potenza che si fonda sulla parola di Gesù: "In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro" (Mt 18,19-20).

E’ importante educare i giovani alla preghiera quotidiana.

 

Lo studiare fatto insieme

La conoscenza dei contenuti di fede è essenziale per dare il proprio assenso (Porta Fidei 10)

L’anno della fede può essere per i giovani ed in particolare per i 18-35enni, una grande occasione per approfondire i contenuti della fede cristiana, necessari per una testimonianza efficace. In particolare si potrebbero avviare dei percorsi per  una conoscenza più sistematica:

-          del Catechismo della Chiesa Cattolica

-          del Compendio della Dottrina Sociale della fede

-          del Concilio Vaticano II e dei suoi documenti.

I sussidi per accompagnare questo studio sono molteplici: Catechismi dei giovani 1 e 2, You Cat.

 

La penitenza e la conversione

L’anno della fede è un invito ad un’autentica e rinnovata conversione al Signore (Porta Fidei 6)

“Convertitevi e credete al Vangelo”. L’Anno della fede è una proposta di conversione (convertitevi) e una proposta di fede (credete). Oggi, soprattutto nel mondo dei giovani, c’è un grande desiderio di conversione continua, di rinascita.

Le strade per realizzare:

1)      Il dialogo, lo studio, la catechesi sul sacramento della Riconciliazione.

2)      Il Sacramento della Penitenza, importanza della catechesi, della distinzione fra “accompagnamento e dialogo spirituale” e “celebrazione del sacramento

3)      Uno spazio di silenzio (30 secondi andrebbero bene) durante la S. Messa domenicale e feriale prima dell’atto penitenziale.

“Alcuni demoni si scacciano solo con la preghiera ed il digiuno”.

 

La testimonianza della vita e della carità

Il rinnovamento della Chiesa passa anche attraverso la testimonianza della vita dei credenti (Porta Fidei 6)

La fede se non è seguita dalle opere in se stessa è morta. Fede e carità si esigono a vicenda (Porta Fidei 14)

A scuola, all’università, nei luoghi di lavoro, nel tempo libero e nello sport, con i coetanei proporre uno stile di vita aperto all’accoglienza, al dialogo, alla gratuità, alla fraternità.

I sofferenti e i deboli sono da soccorrere perché sono nostri fratelli e sorelle, secondo uno spirito di carità che supera ogni assistenzialismo.

 

L’aumento della carità e dello spirito di servizio, della fraternità nelle nostre comunità cristiane e nella società sarà la misura dell’aumento della nostra fede. La verifica le nostre opere di carità possano verificare la nostra fede; se le nostre opere sono poche significa che la nostra fede deve crescere.

La tradizione ci offre uno schema che ovviamente deve essere aggiornato dalle opere di carità spirituali e corporali ma che rappresenta comunque un confronto interessante.

 

Le ricordiamo:

Le sette opere di misericordia corporale

1.                  Dar da mangiare agli affamati

2.                  Dar da bere agli assetati

3.                  Vestire gli ignudi

4.                  Alloggiare i pellegrini

5.                  Visitare gli infermi

6.                  Visitare i carcerati

7.                  Seppellire i morti.

            Etc…

Le sette opere di misericordia spirituale

1.                  Consigliare i dubbiosi

2.                  Insegnare agli ignoranti

3.                  Ammonire i peccatori

4.                  Consolare gli afflitti

5.                  Perdonare le offese

6.                  Sopportare pazientemente le persone moleste

7.                  Pregare Dio per i vivi e per i morti.

            Etc…

 

 

Uomini e donne di fede

Sarà decisivo nel corso di questo Anno ripercorrere la storia della nostra fede (Porta Fidei 13)

In Lui morto e risorto per la nostra salvezza, trovano piena luce gli esempi di fede che hanno segnato questi duemila anni della nostra storia di salvezza. (Porta Fidei 13).

 

In questo Anno delle fede giovani e adulti si rendano disponibili a raccontare la propria storia illuminata e sostenuta dalla fede.

La storia della Salvezza ci propone alcune figure particolarmente adatte alla comprensione della propria fede: Abramo, Giona, Giovanni Battista, la beata Vergine Maria, Nicodemo, Pietro, Paolo etc…

I Santi sono esempi di umanità compiuta nella fede.

Durante l’Anno della fede potrebbe essere interessante scrivere una breve autobiografia, una breve storia della propria vita come luogo in cui Dio si è reso presente, è intervenuto, ci ha salvato con il Suo amore.

 

La notte e la ricerca della Fede

La notte può essere, per i giovani, uno spazio della ricerca, della fede, della conversione, sull’esempio di quanto accaduto a Nicodemo ricercatore della verità.

Nell’Anno della fede si potrebbero tenere alcune chiese aperte di notte, il venerdì o il sabato offrendo disponibilità e tempo per l’ascolto, per la preghiera personale e comunitaria, per l’Adorazione Eucaristica, per il sacramento della Penitenza e della Riconciliazione.

I giovani possono mettersi in ascolto dei altri giovani, adulti e giovani insieme.

La notte è per la testimonianza nel giorno, nella vita.

 

Alcuni appuntementi importanti

11 ottobre 2012          Inizio Anno della fede

21 ottobre 2012          Giornata missionaria mondiale

13 gennaio 2013         Giornata mondiale delle migrazioni

24 marzo 2013            Giornata mondiale della Gioventù in coincidenza con Giornata dei martiri missionari

28 aprile 2013             Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni

23-28 luglio 2013       GMG a Rio de Janeiro

20 ottobre 2013          Giornata missionaria mondiale

24 novembre 2013      Conclusione Anno della fede

 

 

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