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Basta la preghiera?

da Franco Severi, agosto 2012     Commenti (2)

 

Basta la preghiera? Questa non vuole essere una provocazione, ma piuttosto una riflessione per un cambiamento delle nostre modalità.

 

Entriamo con una preghiera di S.Faustina (Diario 240):

Per me, Ti prego, o Signore transustanziami completamente in Te; conservami sempre nel santo fervore per la Tua gloria; dammi la grazia e la forza dello Spirito per compiere in tutto la Tua santa volontà.  …soprattutto, o Gesù mio, Ti ringrazio per il tuo Cuore: esso mi basta per tutto! ... O Maria, Madre mia amatissima, dirigi la mia vita interiore, in modo che sia gradita al Figlio Tuo.

 

Questa è la preghiera per santa Faustina (Diario 146 e segg.):

La preghiera. Con la preghiera l’anima si prepara ad affrontare qualsiasi battaglia. In qualunque condizioni si trova un’anima deve pregare. Deve pregare l’anima pura e bella, poiché diversamente perderebbe la sua bellezza. Deve pregare l’anima che tende alla purezza, altrimenti non vi giungerà. Deve pregare l’anima che si è appena convertita, diversamente cadrebbe di nuovo. Deve pregare l’anima peccatrice, immersa nei peccati, per poter risorgere. E non c’è anima che non abbia il dovere di pregare, poiché ogni grazia arriva tramite la preghiera. (…) L’anima deve sapere che per pregare e per perseverare nella preghiera, deve armasi di pazienza e superare coraggiosamente  le difficoltà interiori ed esteriori. Le difficoltà interiori: lo scoraggiamento, l’aridità, l’indolenza, le tentazioni. Quelle esteriori: il rispetto umano e la necessità di rispettare i momenti destinati alla preghiera. Io stessa ho sperimentato che, se non dicevo le preghiere nel tempo stabilito, dopo non le dicevo più, perché i doveri me lo impedivano; e se pure le dicevo ciò avveniva con grande fatica, perché il pensiero andava ai doveri da compiere. Mi è capitata anche questa difficoltà: se l’anima aveva recitato bene le preghiere e ne era uscita con un profondo raccoglimento interiore, gli altri la contrastavano per tale raccoglimento; perciò ci vuole pazienza per perseverare nella preghiera. (…)

Un’anima nobile e delicata può essere anche la più semplice,  ma di sentimenti delicati; una tale anima cerca di vedere Iddio in ogni cosa. Lo trova ovunque, riesce a trovare Iddio anche nelle cose più insignificanti. Tutto per lei ha un significato. Apprezza grandemente tutto. Ringrazia Dio per ogni cosa. Da ogni cosa ricava profitto e rivolge a Dio ogni lode. Confida in Lui e non si impressiona quando viene il tempo della prova. Essa sa che Iddio è sempre il migliore dei padri e tiene poco conto delle considerazioni umane. Segue fedelmente anche il più piccolo soffio dello Spirito Santo; gioisce per questo Ospite spirituale e si aggrappa a Lui come un bimbo a una madre. Dove le altre anime si arrendono e si spaventano, essa va avanti senza paura e senza difficoltà. Quando il Signore stesso vuole stare accanto ad un’anima e guidarla, allontana da lei tutto ciò che c’è all’esterno. 

 

A questo punto mi chiedo: può bastare la preghiera per condurre una vita veramente cristiana? Come mai spesso chi prega è per gli altri, che ne vengono a contatto, di impatto, anziché di sollievo? Quali sono i meccanismi che possono creare questa anomalia? Forse ci è utile?

Gesù ci ha detto (Gv 13,34): “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri”. Ma non si è limitato a questo e a Pentecoste ha infuso, mediante lo Spirito, quell’amore nei cuori dei discepoli, inducendo in loro l’amore per tutto ciò che Dio ama, in piena libertà di scelta! Se l'amore diventa il movente ed il fine di tutte le mie azioni, come è possibile che possa intristire gli altri?

Senza giudicare e senza entrare nei casi particolari, una prima risposta è che non ci si è aperti totalmente allo Spirito e si è creduto che quel rapporto fra il “me” e “il mio Dio” sia esclusivo e irraggiungibile dagli altri. Santa Faustina fu chiamata da una delle Madri che gli disse (Diario 133): Lei, sorella, si levi bene dalla testa che Gesù tratti così familiarmente con lei, con una persona così misera e così imperfetta. Gesù ha rapporti di confidenza solo con anime sante, ricordatelo bene.

Per fortuna Gesù non ha il modo di pensare umano!

Santa Faustina (Diario 129):

E pensavo: "Non ho nessuno che mi dia un appoggio morale". E subito sentii una voce nell'anima: "Non temere, Io sono con te"; ed una singolare luce illuminò la mia mente e compresi che non dovevo arrendermi a quelle malinconie e mi sentii piena di forza ed uscii dalla cella con rinnovato coraggio per andare incontro ai patimenti. ... Gesù sostiene anche noi, se glielo chiediamo!

 

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