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Illusioni, visioni … o realta?

da Franco Severi, agosto 2012     Commenti (0)

 

Iniziamo con un brano del Diario 29-30:

29 Una delle Madri, quando venne a conoscere il mio stretto rapporto con Gesù, mi disse che ero una povera illusa. Mi disse che Gesù manteneva rapporti simili solo coi santi «e non con anime peccatrici come lei, sorella».

Da quel momento fu come se diffidassi di Gesù. In un colloquio mattutino dissi a Gesù: «Gesù, non sei per caso un'illusione?». Gesù mi rispose: «Il Mio amore non delude nessuno».

Nel modo più assoluto. Se Gesù le dà la forza di un colosso, le permetterò queste mortificazioni». Mi scusai con la Madre per averle fatto perdere tempo ed uscii dalla stanzetta. All'improvviso vidi Gesù in piedi sulla porta della cucina e Gli dissi: « Mi ordini di andare a chiedere delle penitenze, che la Madre Superiora non intende permettere». Allora Gesù mi disse: «Ero qui durante il colloquio con la Superiora e so tutto e non voglio le tue mortificazioni, ma l'obbedienza. Con questo Mi dai una grande gloria ed acquisti dei meriti per te».

30 + Una volta stavo riflettendo sulla SS. Trinità, sull'Essenza di Dio. Volevo assolutamente approfondire e conoscere chi è questo Dio... In un  istante il mio spirito venne come rapito in un altro mondo. Vidi un bagliore inaccessibile e in esso come tre sorgenti di luce, che non riuscii a comprendere. E da quella luce uscivano parole sotto forma di fulmini, che si  aggiravano attorno al cielo ed alla terra. Non comprendendo nulla di questo, mi rattristai molto. Improvvisamente dal mare di luce inaccessibile usci il nostro amato Salvatore, di una bellezza inconcepibile, con le Piaghe sfavillanti: E da quella luce si udì questa voce: « Qual è Dio nella Sua essenza, nessuno potrà sviscerarlo, né la mente angelica, né umana ». Gesù mi disse: « Procura di conoscere Dio attraverso la meditazione dei Suoi attributi». Un momento dopo Gesù tracciò con la mano il segno della croce e scomparve.

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Ed ancora:

(Diario 54) + Una volta che ero stanca di queste incertezze domandai a Gesù: « Gesù, sei Tu il mio Dio o sei un fantasma? I Superiori infatti mi dicono che capitano illusioni e fantasmi di vario genere. Se sei il mio Signore Ti prego di benedirmi ». Allora Gesù fece un gran segno di croce su di me e io mi segnai. Quando chiesi perdono a Gesù per quella domanda, Gesù mi rispose che con quella domanda non Gli avevo recato alcun dispiacere ed il Signore mi disse inoltre che la mia fiducia Gli piaceva molto.

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A queste incertezze e dubbi seguono anche le certezze dei consigli:

 

(Diario 55) - 1933 + CONSIGLI SPIRITUALI  DATIMI DA PADRE ANDRASZ S. J.

Primo. Non le è lecito, sorella, sfuggire a queste ispirazioni interiori ma deve informare di tutto il confessore. Se lei riconosce che tali ispirazioni interiori riguardano, ossia sono di  vantaggio alla sua anima o ad altre anime, la prego di ascoltarle e non le è permesso trascurarle, ma sempre d'accordo col proprio confessore. 

Secondo.  Se queste ispirazioni non concordano con la fede e con lo spirito della Chiesa, bisogna respingerle immediatamente, poiché provengono dallo spirito maligno. 

Terzo. Se queste ispirazioni non riguardano le anime in generale, né il loro bene in particolare, allora, sorella, non se ne preoccupi eccessivamente, e non le prenda affatto in considerazione. Tuttavia non decida da sola in questa materia in un senso e nell'altro, poiché può andare fuori strada, nonostante queste grandi grazie del Signore. Umiltà, umiltà e sempre umiltà, poiché noi da soli non possiamo nulla. Tutto questo è soltanto grazia di Dio.

Mi dice che Iddio esige tanta fiducia dalle anime; ebbene sia lei la prima a dare la dimostrazione di tale fiducia.

Ancora una parola: accetti tutto questo con serenità.

 

Parola di uno dei confessori: Sorella, Iddio le prepara molte grazie particolari, ma lei faccia in modo che la sua vita sia pura come le lacrime davanti al Signore, senza badare a quello che potranno pensare di lei. Le basti Iddio e Lui solo.

Verso la fine del noviziato il confessore mi disse queste parole: Avanza nella vita facendo del bene, in modo che sulle pagine della tua vita io possa scrivere: visse facendo del bene. Iddio realizzi questo in lei, sorella.

Un'altra volta il confessore mi disse: si comporti davanti al Signore come la vedova del Vangelo, la quale benché avesse deposto nel tesoro una moneta spicciola di poco valore, dal Signore fu ritenuta più meritevole di quelli che avevano fatto ricche offerte. Un'altra volta ricevetti questo insegnamento: si comporti in modo che chiunque si avvicini a lei, se ne parta felice. Diffonda attorno a sé il profumo della felicità, poiché da Dio ha ricevuto molto e quindi deve dare molto agli altri. Che tutti possano ripartire felici da lei, anche se hanno appena sfiorato l'orlo della sua veste. Ricorda bene le parole che ti  ho detto  ora. 

Un'altra volta mi disse queste parole: permetta  al  Signore  di  spingere  la  navicella  della  sua  vita  in  alto  mare, sulle acque immensamente profonde della vita interiore.

Alcune parole di un colloquio avuto con la Madre Maestra verso la fine del noviziato: la caratteristica particolare della sua anima sia la semplicità e l'umiltà. Vada attraverso il cammino della vita come una bambina, sempre fiduciosa, sempre provvista di semplicità ed umiltà, contenta di tutto, felice di tutto. Là dove le altre anime si spaventano, lei, sorella, passi tranquillamente grazie alla semplicità ed all'umiltà. Questo, sorella, lo ricordi per tutta la vita: come le acque scendono dai monti verso le valli, così le grazie del Signore scendono soltanto sulle anime umili.

56 O mio Dio, comprendo bene che vuoi da me l'infanzia spirituale, dato che me la chiedi continuamente tramite i Tuoi rappresentanti.

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Le parole che precedono ci fanno capire che nel nostro “fare e andare avanti” occorre sempre che qualcuno controlli la rotta e raddirizzi il timone: una efficace direzione spirituale.

Di visioni con Gesù ciascuno di noi ne ha avute a decine.

Anche a me è capitato di sognarlo nella notte, dopo un seminario in cui si simulava di donare a Lui il nostro cuore. Alla fine ho detto: “posso  raccontare che sei venuto realmente?” La risposta: “Sì!!! ... tanto nessuno ti crederà! … … Ma tu ricorda: io sono venuto veramente …”.

Probabilmente ero in una condizione psicologica favorevole … ma di questi seminari dovrebbe essere costellata la nostra esistenza per “indirizzare” la nostra vita.

La domanda che mi faccio è questa: riusciamo a credere fino in fondo che quelle di santa Faustina non erano illusioni o visioni, ma realtà vissuta nel proprio cuore? Siamo come molte delle suore del convento di suor Faustina o crediamo fermamente che Gesù era accanto a Lei per guidarla? Nella Chiesa sono ancora molti gli scettici che quindi non capiscono la necessità di una Festa della Divina Misericordia. … le barriere si sciolgono però come neve al sole …

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